mercoledì 19 ottobre 2011

I miei "figli"

Tutto questo mio interessamento a questo problema è dato dal fatto che da circa due anni sono la responsabile educatrice di un centro estivo di bambini bielorussi che vengono qui per motivi di salute. Questi bambini abitano nell'ultimo paese della Bielorussia a confine con l'Ucraina (quindi vicinissimi a Chernobyl) e vivono situazioni familiari e ambientali davvero disastrose.
Ogni anno, grazie ai finanziamenti che ci vengono donati, noi associazione di San Felice sul Panaro, riusciamo a portare qui in Italia circa 63 bambini che vengono ospitati in famiglie che si occupano di loro nei mesi di Luglio e Agosto. A questi bambini vengono fornite tutte le cure mediche necessarie: visite pediatriche, visite oculistiche, visite odontoiatriche, visite specializzate per i vari problemi/disturbi che possono avere e soprattutto visite alla tiroide poichè è il problema maggiore che ha provocato il disastro di Chernobyl oltre anche a malformazioni.
Ovviamente stando in famiglia imparano anche cosa vuol dire amore, educazione, regole, rispetto, elementi essenziali che molto spesso questi bambini non hanno idea di cosa siano a causa delle situazioni familiari che si ritrovano ad avere.
Molti di loro hanno papà che bevono, mamme prostitute, genitori che spendono tutto quello che guadagnano in bere senza dare da mangiare ai loro figli, genitori che vendono tutti i vestiti che i bambini si portano dall' Italia per passare un inverno più caldo per comprare dell'alcool, bambini di 10 anni che vengono lasciato soli in casa e che devono badare a loro fratellini più piccoli, bambini che purtroppo devono lavorare con i loro genitori per poter dare da mangiare alla propria famiglia già a 12/13 anni,ecc...
E purtroppo, fin quando non le senti raccontate dalle loro bocche, queste storie di sembrano solo finzioni.

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